Portera: in Finlandia la mia musica sull’inconscio

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Il compositore, docente alla Scuola di Fiesole, finalista al prestigioso «Klami Composition»

Il compositore Andrea Portera insegna composizione e analisi musicale alla Scuola di Musica di Fiesole

❞ Consiglio ai giovani di partecipare ai concorsi e di portare avanti con costanza la propria ricerca, superando la sfera dell’intrattenimento

Nel suo lavoro ha sempre esplorato l’universo sonoro cercando connessioni con l’antropologia e l’inconscio. È un’instancabile ricerca quella del compositore Andrea Portera, docente di composizione e analisi musicale alla Scuola di Musica di Fiesole che, dopo aver prodotto 150 opere e ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, vive un altro momento professionale di rilievo.

È infatti tra i cinque finalisti del prestigioso concorso Uuno Klami Composition Competition. «Un evento quadriennale che si svolge in Finlandia e a livello mondiale figure di grande rilievo come Magnus Lindberg e Kalevi Aho — spiega Portera — Sono stato selezionato su 283 progetti e il vincitore verrà nominato il 15 novembre. Per un compositore è una grande occasione per avere una visibilità internazionale. Oggi la musica contemporanea, attraverso una facilità di comunicazione senza confini, vive una stagione assolutamente nuova perché tutto è accessibile e possiamo trovare in ogni parte del mondo musica di alta qualità tecnica. È il segno della nostra epoca che ci permette di capire che non è lo stile o il genere che crea la coerenza e l’identità di un compositore. Possiamo scrivere pop, neoromantico, un tango, una sinfonia ma ciò che deve emergere è la linfa creativa e unica del compositore». Premiato da grandi nomi della musica come Berio, Morricone, Abbado e Osokawa, Andrea Portera sta portando avanti una ricerca timbrica, orchestrale ed etnomusicologica per arrivare all’inconscio dell’ascoltatore e al concorso ha presentato il brano intitolato Klecksophonic Lieder basato sulla Klecksografia delle macchie di Rorschach, con Valentina Coladonato come voce solista. «Quecoinvolge sto brano lega ancor di più la mia ricerca alla psicologia dell’inconscio. Partendo da uno studio sugli archetipi e sulle stratificazioni sonore ho trovato terreno fertile studiando le macchie del noto psichiatra svizzero Hermann Rorschach — sottolinea Portera — Il test psicologico proiettivo era utilizzato per l’indagine della personalità e i suoi pazienti di fronte a delle tavole con immagini speculari venivano condotti nel proprio inconscio, proiettando se stessi nelle forme che dichiaravano di vedere. Ho deciso di studiare questo processo con i suoni ed ho creato questa partitura speculare, che ho definito Klecksofonica. Consiglio ai giovani compositori di partecipare ai concorsi e di portare avanti la propria ricerca con costanza, è l’unico modo per raggiungere quella professionalità necessaria in grado di attirare l’attenzione dei direttori artistici e la curiosità del pubblico superando la sfera del semplice intrattenimento culturale».

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